Fondoitalia ha incontrato il presidente del gruppo sportivo trentino, molto attivo nel salto e la combinata nordica: “Grazie al tanto lavoro che facciamo, un posto piccolo come il nostro è diventato fucina di grandi talenti”.

Nel Trentino, terra di appassionati degli sport invernali, dove dalla culla i bambini passano direttamente agli sci, abbiamo uno sci club che ha molto seguito e porta avanti da tanti anni il salto e la combinata nordica, insieme ad altre discipline che si svolgono in montagna, sia d’estate sia d’inverno, come lo sci fondo, skiroll o l’orientamento, coinvolgendo tanti bambini, portandoli per mano fino alle nazionali. Parliamo del Gruppo Sportivo Monte Giner a.s.d., che conta in nazionale un atleta cresciuto tra le sue fila, Davide Bresadola e  cinque atleti nelle squadre Futur fisi. Ne abbiamo parlato con l’uomo che da tanti anni ne è il presidente, Massimino Bezzi.

Buongiorno Bezzi, può raccontarci la storia del GS Monte Giner?
«Nella Val di Sole, già nel 1948, esisteva un trampolno  gestito dallo Sci Pellizzano, che svolgeva come discipline lo sci nordico, sia fondo sia salto e combinata nordica, negli anni 60 contando al suo interno anche atleti inseriti nelle squadre nazionali come Tomaselli, Bontempelli e Vegher arruolati nelle Fiamme Gialle.  Questo fino al 1977, quando sulle sue ceneri è nato lo Sci Club Monte Giner e l’anno successivo la direzione dello stabilimento “Caleppiovinil spa”, ditta che produceva laminato plastico nella quale lavoravo all’interno del magazzino, ha deciso di creare un suo gruppo sportivo, il GS Caleppiovinil. Trovandoci però in un comune come Ossana, che ha poco più di 500 abitanti, abbiamo preferito fare un gruppo unico, dando vita al G.S. Caleppiovinil Monte Giner, nel 2006 con il mio pensionamento e il cambiamento della direzione Caleppiovinil spa terminava l’abbinamento e nasceva il G.S.MONTE GINER ASD. La Direzione come primo contributo ha acquistato un pulmino e venti paia di sci di fondo da dare ai ragazzi. Io ne sono diventato il presidente nel 1978 e lo sono ancora oggi. Abbiamo iniziato facendo quindi sci di fondo, ma nel 1980, vedendo gli impianti di salto ormai in rovina, abbiamo provato a dargli nuovamente vita, facendo partire anche questa attività. Siamo riusciti a rinnovare gli impianti artigianalmente con un lavoro di volontariato e nel 1984 si è organizzata qui la prima gara nazionale di salto e combinata nordica. Solo due anni dopo abbiamo ospitato i primi campionati italiani giovanili di salto, poi nel 1990 l’amministrazione comunale di Pellizzano ci ha costruito un nuovo trampolino HS38 ricoperto in plastica, sul quale ci si può allenare anche d’estate per l’attività giovanile. Siamo riusciti così a entrare nell’ambiente del salto e combinata ottenendo degli ottimi risultati, portando in nazionale i nostri primi atleti come Andrea Bezzi e Valter Cogoli. Per fortuna l’amministrazione ci è stata sempre vicina e nel 2004, insieme alla Provincia, ha costruito il primo trampolino HS20 sempre ricoperto in plastica. Da allora organizziamo ogni anno un manifestazione Nazionale l’inverno e una due giorni Internazionale l’estate».

Insomma avete degli ottimi impianti.
«Pensate che dal 2012 abbiamo anche un tapis roulant che porta i nostri ragazzi dall’atterraggio alla partenza, senza costringere così questi giovani a raggiungere il trampolino a piedi con gli sci sulle spalle. Siamo gli unici in Italia ad avere un impianto del genere. Ora stiamo crescendo ancora, perché, seguendo le nostre richieste, il CONI nazionale e la Provincia assieme all’Amministrazione Comunale hanno gettato le basi per la dotazione al Centro Salto di un  trampolino HS70, che sarà utilissimo, dal momento questo sport  è molto precoce e già all’età di 12-13 anni saltano gia su trampolini 70-80 metri. L’assenza di questo trampolino ci ha costretto fino a oggi ad andare  una volta alla settimana a Stams in Austria per allenarci su trampolini  adeguati alla categoria».

A proposito, come siete organizzati con gli allenamenti?
«Svolgiamo tre allenamenti a settimana per i bambini a partire da fine maggio e siamo cinque allenatori. Infatti, oltre a me, ci sono anche Andrea Bezzi che è anche responsabile della squadra nazionale Futurfisi, l’ex azzurro Angelo Tomaselli e due nostri amici che fanno grande colpo sui giovani: Davide Bresadola, che quando è casa dagli impegni della Nazionale si reca sempre al trampolino per darci una mano, e Giulio Bezzi che è della nazionale Futurfisi. Potete ben capire che avere due atleti del genere, i quali disputano gare internazionali, fa un gran colpo sui bambini e gli regala maggiori motivazioni. Quando gli atleti crescono, purtroppo, fino a quando non avremo il trampolino HS70 siamo costretti a far fare ai ragazzi numerosi viaggi, non una cosa facile. Anche perché l’unico trampolino in Italia con questa misura è quello di Pragelato, che è andato in disuso dopo le Olimpiadi. Gli HS90 e HS120, invece, li abbiamo anche qui in Italia, a Predazzo che è a poco più di un’ora da qui».

A proposito di Pragelato: ai Giochi del 2006 avete portato due vostri atleti ancora civili. Come avete fatto?
«A un anno dai Giochi Olimpici avevamo Davide Bresadola e Giuseppe Michielli in squadra nazionale, pur non facendo parte di alcun Gruppo Sportivo. Quest’ultimo però aveva pensato di ritirarsi perché non poteva permettersi economicamente di continuare e aveva trovato lavoro come cameriere a Lignano. A questo punto ci siamo mossi come Gruppo Sportivo, cercando dei soldi che gli permettessero di portare avanti questa attività e in questa maniera è riuscito a prendere parte ai Giochi Olimpici di Torino insieme a Bresadola. Pochi civili hanno partecipato ai Giochi e due erano tesserati con noi, questa è stata una grande soddisfazione. La cosa più bella è che dopo le Olimpiadi sono stati entrambi arruolati, Michielli nelle Fiamme Oro e Bresadola nell’Esercito, così hanno potuto continuare a fare salto e combinata».

Soddisfatto dei risultati raggiunti nelle ultime stagioni?
«Siamo una polisportiva e così abbiamo ottenuto degli ottimi risultati in discipline diverse tra loro. Nello skiroll ci siamo tolti tante soddisfazioni, sia organizzative che di risultati ,prima con Alessio  Berlanda che ha vinto tre volte il titolo mondiale sprint (2007, 2009, 2011), poi con Jacopo Giardina che nel 2014 è diventato campione del mondo di skiroll in Val di Fiemme. Nell’orientamento abbiamo i fratelli Dallavalle, che hanno vinto moltissimo con la mountain bike, mentre nello sci d’orientamento abbiamo avuto un peso importante sulla nazionale azzurra. Poi nel salto e combinata abbiamo vinto ogni anno dei titoli tricolori e nel 2015 abbiamo ben quattro campioni italiani in un raggio di cento metri, nel nostro piccolo paesino di Cusiano: Davide Bresadola era campione italiano, così come Giovanni Bresadola campione allievi, Giulio Bezzi campione italiano aspiranti e Nicola Dallagiovanna. Il mio amico Brusadelli diceva che Cusiano era la fucina dei campioni dello sci nordico».

Com’è il vostro rapporto con la scuola?
«Ottimo. Organizziamo delle attività per le scuole elementari di Ossana e Pellizzano, che coinvolgono i ragazzi per quattro pomeriggi. Per un mese, ogni martedì, i ragazzi vengono con i loro maestri presso le nostre piste, noi gli forniamo gli sci e i nostri istruttori insegnano loro le nozioni di fondo. Un modo per avvicinarli al nostro sport. Anche con le scuole medie della zona abbiamo un buon rapporto, tanto che collaboriamo con loro nell’organizzazione degli giochi studenteschi e della corsa campestre, oltre a orientamento e fondo. Abbiamo sicuramente un ottimo feeling con le scuole».

Molte società hanno problemi con i tesseramenti: voi come siete messi in questo senso?
«Abbiamo circa sessanta o settanta tesserati, perché abbiamo registrato un piccolo incremento nell’ultimo periodo».

Il vostro rapporto con il Comitato è buono?
«Si, pensate che il presidente del Comitato Trentino, Angelo Dalpez, è tesserato con noi ed è mio grande amico, tanto che è stato anche mio testimone di nozze. Inoltre, io ho anche lavorato per il Comitato e tutt’ora collaboro con il settore del salto».

Può rivelarci quali sono i vostri obiettivi futuri?
«Portare avanti questa attività nel migliore dei modi, con il progetto  SALTO CON GLI SCI IN VAL DI SOLE nato nel 2007, perché stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo seminato negli anni. Certo appena buttiamo il naso fuori dall’Italia, ci accorgiamo che ci sono parecchie cose da migliorare. Per fortuna sta nascendo questo trampolino, che eviterà ai ragazzi di fare una trasferta di tre ore per andare e tre a tornare. L’appalto per il progetto esecutivo è già stato assegnato, ora aspettiamo che inizino i lavori. Questo cambierà molto,innanzi tutto  faciliterà il rapporto SPORT e SCUOLA perché a Cusiano abbiamo una scuola alberghiera mentre il liceo e le scuole tecniche sono a Cles a 30 km. Inoltre con un impianto HS 70 con il relativo impianto di risalita, un giovane è capace di fare molti salti nella stessa giornata, partendo dal trampolino di 30 metri e finendo presto su quello da 70. In più potremmo organizzare nella nostra turistica Valle di Sole competizioni Internazionali FIS».

 

Fonte: FondoItalia.it

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